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30 maggio 2008

RICERCA, BOOM EXPORT MA ALLARME CONTRAFFAZIONE


Il 2007 e' stato un anno difficile per il settore alimentare ma l'industria italiana si e' confermata il secondo settore manifatturiero nazionale, con 113 miliardi di euro di fatturato, 6.500 aziende sopra i 9 addetti, 400.000 occupati e ben 18 miliardi di euro di export. E' questo il quadro che emerge da una ricerca Esperya, la bottega enogastronomica online, che ha confrontato i dati ufficiali (ISTAT e ICE) con quelli del proprio data base in merito alle contraffazioni alimentari. A tenere alti i numeri del settore alimentare, oltre all'export, le vendite online: l'agroalimentare su web in Italia si attesta nel 2007 a 190.716.000 euro con una crescita rispetto all'anno precedente del 15%. La crescita e' da imputarsi quasi totalmente all'aumento del valore dello scontrino medio, passato da 117 a 135 euro (fonte: Nielsen). Il dato preoccupante riguarda pero' la contraffazione alimentare, che si puo' divedere in due grandi categorie: la falsificazione illegale delle indicazioni geografiche tutelate, ovvero il falso DOC; ed i riferimenti ingannevoli ad aree geografiche italiane, con l'utilizzo del termine "Italia" o di citta' e simboli ad essa riconducibili, come il Pompeian Olive Oil, prodotto in California. Le ultime stime della Federalimentare quantificano in 52 miliardi di euro il valore della contraffazione alimentare italiana in tutto il mondo. Nella Top 5 dei prodotti alimentari piu' imitati, il formaggio e' al primo posto. Tra tutti spicca il Parmigiano Reggiano, (Reggianito, anche rallado in Argentina, Parmesan Cheese prodotto nell'Oregon, Parmesan Cheese Stella prodotta nell'Illinois, Parmesan e Parmesan Fresh Grana Cheese in Australia; Parmeson prodotto in Cina, Pamesello prodotto in Belgio). Al secondo posto nei prodotti più contraffatti la pasta (le Linguine Ronzoni prodotte in Pennsylvania, le Penne Rigate Golden Grain, prodotte nel Missouri "pomodoro style", gli Spaghetti Napoletana, la Pasta Milaneza, le Tagliatelle e Capellini Milaneza, prodotti in Portogallo, gli Spaghetti Mit tomatensauce prodotti in Germania, le Penne e i Fusilli Tricolore di Peppino prodotti in Austria). Al terzo posto il vino: Chianti, Sangiovese, Refosco e Barbera, rigorosamente Made in California, dal Chianti Forest Ville, vino con indicata la scritta Sangiovese-Chianti, al Tuscan Moon, vino con indicata la scritta Sangiovese. Seguono i salumi: il Prosciutto Busseto, il Salame Toscano, l'Italian Dry Salame, la Sopressata Calabrese e la Mortadella prodotti in California, la Turkey Bologna, prodotto turco di imitazione della mortadella. Al quinto posto, i condimenti e le salse: i Di Napoli, ovvero peeled tomatoes Italian Style, prodotti in California, i pomodori pelati San Marzano, "grown domestically in the Usa", il Classic Traditional Basil Pesto prodotto in Pennsylvania.

(AGI) - Genova, 27 mag