(ASCA) - Roma, 26 ago - Un pasto fugace sotto l'ombrellone, la tentazione gastronomica locale, un'alimentazione piu' spensierata oppure un ristoratore sbadato o furbo. D'estate la reazione allergica e' in agguato per chi soffre di intolleranze alimentari. ''Sono il 2% degli adulti e il 6-7% dei bambini, gli italiani che soffrono di allergie alimentari - spiega ad ASCA Domenico Schiavino, allergologo del Policlinico Universitario Agostino Gemelli di Roma - e se nel bambino le allergie alimentari piu' comuni sono al latte, alle uova e al pesce, nell'adulto al gruppo noci e semi, ai crostacei, al latte, uova, pesce e frutta''. I recenti casi di cronaca hanno riproposto l'attenzione sul fenomeno delle intolleranze, che in alcuni casi possono mettere in pericolo di vita. ''Il paziente allergico agli alimenti che mangia fuori casa corre rischi maggiori - commenta l'allergologo -, soprattutto per quelle allergie alimentari provocate da allergeni 'nascosti', che si verificano quando non e' segnalato''. E' il caso del latte ''che puo' ritrovarsi nei salumi e in zuppe precotte - dice l'esperto - o delle uova che possono essere nascoste in alcuni tipi di pane, in zuppe precotte, salse e altri alimenti''. E quando si mangia al ristorante il consiglio dello specialista e' di ''chiedere con educata fermezza l'esatta composizione dei piatti, possibilmente parlando con il cuoco - conclude Schiavino - l'unico a sapere se in un particolare piatto non ci sia alcuna traccia di allergeni''.
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26 agosto 2010
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