I carabinieri del nucleo antifrodi di Parma hanno sequestrato nei giorni scorsi in provincia di Lodi, 12.000 confezioni di tortellini prodotti da una ditta di paste alimentari della provincia di Treviso. L'impresa utilizzava in etichetta la denominazione di Grana Padano, senza avere l'autorizzazione del Consorzio di Tutela della DOP Grana Padano di Desenzano del Garda (Brescia), unico titolato al rilascio delle stesse autorizzazioni, come previsto dal disciplinare della DOP Grana Padano.
Il Nucleo antifrodi ha inoltre sequestrato in provincia di Treviso 400 chili di etichette irregolari destinate al confezionamento. I carabinieri hanno accertato che il formaggio utilizzato era Grana Padano DOP, ma l'azienda aveva rinunciato all'uso del marchio agli inizi del 2008.
Sarà ora l'ICQ, (Ispettorato Centrale per il Controllo della Qualità dei Prodotti Agroalimentari) a decidere quali provvedimenti amministrativo/sanzionatori adottare.
Sempre in tema di sicurezza alimentare è stato sottoscritto al Mipaaf il Contratto di Filiera Unaprol, che punta alla valorizzazione della filiera dell'olio extravergine di oliva italiano di qualità. Il Contratto di filiera prevede investimenti per innovare i prodotti e i processi produttivi della filiera olio di oliva, per promuovere i consumi e razionalizzare la stessa filiera, con lo sviluppo della logistica commerciale e qualificando packaging e rapporto con i canali distributivi.
Il Nucleo antifrodi ha inoltre sequestrato in provincia di Treviso 400 chili di etichette irregolari destinate al confezionamento. I carabinieri hanno accertato che il formaggio utilizzato era Grana Padano DOP, ma l'azienda aveva rinunciato all'uso del marchio agli inizi del 2008.
Sarà ora l'ICQ, (Ispettorato Centrale per il Controllo della Qualità dei Prodotti Agroalimentari) a decidere quali provvedimenti amministrativo/sanzionatori adottare.
Sempre in tema di sicurezza alimentare è stato sottoscritto al Mipaaf il Contratto di Filiera Unaprol, che punta alla valorizzazione della filiera dell'olio extravergine di oliva italiano di qualità. Il Contratto di filiera prevede investimenti per innovare i prodotti e i processi produttivi della filiera olio di oliva, per promuovere i consumi e razionalizzare la stessa filiera, con lo sviluppo della logistica commerciale e qualificando packaging e rapporto con i canali distributivi.